A visual platform that helps you think. Spend less time “liking” and more time thinking.
Lampo di genio, folgorazione celestiale, illuminazione improvvisa. Di modi per spiegare l’ispirazione ce ne sono, ma tutti fanno riferimento alla casualità. Il problema di chi lavora con la creatività non è tanto avere un’idea, ma creare delle condizioni favorevoli affinché l’ispirazione si palesi. Certi giorni è dietro l’angolo, altri invece – probabilmente la maggior parte – di idee, nemmeno l’ombra.
Che l’idea giusta arrivi dopo un minuto o dopo giorni, poco cambia: quando dei professionisti si trovano di fronte a un nuovo progetto, non possono prescindere da una prima fase di studio, ricerca e documentazione.
Le fasi di brainstorming e le sessioni intensive di ricerca sono fondamentali: gli ambienti in cui la creatività non è solo valorizzata ma anche organizzata, stimolano la produzione di idee di qualità superiore alla media.
Cosa succede, però, se non è possibile ricreare fisicamente questo ambiente così fertile? Come possiamo essere sicuri di non incappare in un infinite scroll su Instagram, o nell’ennesima foto di un gattino su Pinterest, come fossimo dentro un never-ending fast-food?
Il progetto di Charles Broskoski&co
Perché sui social dobbiamo ogni volta fare i conti con un interminabile feed di immagini che possono distrarre o incoraggiare un consumo passivo della piattaforma?
È proprio questa riflessione di Charles Broskoski ad aver dato vita al progetto di Are.na: una piattaforma pensata per la libera proliferazione delle idee; una sorta di Pinterest in stile minimal (non solo nel layout, anche nei cuori, nelle interazioni e in tutte le altre funzionalità strettamente social). Si tratta di una piattaforma studiata per dare una forma visiva ai pensieri, alle idee e agli interessi di chi la utilizza. Broskoski stesso definisce Are.na come “less like a casino and more like a nice library”.
Come funziona Are.na?
“There is no right or wrong way to use Are.na. It’s an open-ended space where you can organize your thoughts, projects, or research with anyone else. Play around for a while: adding content, connecting channels, and discovering new users are the best ways to get a feel for how Are.na works.” (https://www.are.na/faqs)
Non c’è una vera e propria spiegazione su come funziona Are.na perché non c’è un unico modo di ordinare le idee per generarne altre. Sono gli stessi utenti di Are.na ad essersi preoccupati di descriverla:
“it is social media for people who dislike social media”
“social media that doesn’t damage your brain”
“Pinterest for nerds”
Un social network anti-social, un’oasi di tranquillità in cui ordinare le idee. Un po’ come quando si crea una playlist su Spotify, con gerarchie di catalogazione più o meno complesse, a proprio piacimento.
Create board channel
I channel rappresentano il cuore di Are.na, e non sono altro che il contenitore con cui organizzare, archiviare e catalogare le idee. Funziona come una board di Pinterest, ma con la possibilità aggiuntiva di creare dei sotto-channel all’interno di ciascun channel principale. Si può scegliere di tenerli privati o renderli pubblici, così che anche collaboratori e amici possano vederli e inserire i loro spunti. Un po’ come succede con le cartelle condivise su Dropbox!
I channel pubblici sono molto utili se si sta utilizzando Are.na per creare a più mani la moodboard di un progetto, anche da remoto.
Uno per tutti, tutti per Are.na!
Mettiamo il caso che dobbiate lavorare al lancio di una nuova linea di costumi: volete ricreare un’ambientazione nostalgica anni ‘90, ma anche in linea con le tendenze visive più recenti, come paesaggi tropicali e colori fluo. Un channel condiviso con video musicali, altre campagne visual di riferimento, screenshot e link a siti in linea, diventa il contenitore perfetto per un team completamente allineato.
Ma…Are chi?
I 33.000 utenti di Are.na sono per lo più artisti, designer, architetti e art director. La rivista Artsy spiega come Are.na è utilizzata da artisti del calibro di Cory Arcangel e Margaret Lee, che utilizzano il social network come un magazzino in cui archiviare materiale che può tornare utile per progetti futuri.
Anche altri tipi di utenti hanno iniziato a utilizzare Are.na, come dipendenti di agenzie pubblicitarie o aziende che si occupano di branding, da K-Hole a Consortia (il cui fondatore, Chris Barley, ha anche recentemente investito su Are.na).
Che ne dite, la testiamo anche noi?