Ciao Laura e grazie per il tempo che ci dedichi! Ci racconti un po’ come hai iniziato a disegnare e soprattutto cosa ti ha avvicinato al mondo dei fumetti? Come te ne sei innamorata?
I primi fumetti che ho letto li ho trovati in casa. Nick Carter, Dick Tracy, Tex, Ken Parker, Zagor, Lupo Alberto, Cattivik e di nascosto…Crepax e Manara.
Disegnare è sempre stato un modo per esprimermi e stare bene con me stessa, e poi mi è sempre piaciuto raccontare storie. Con il fumetto ho trovato la sintesi perfetta.
E come sei diventata poi una fumettista professionista?
Nel 2010 ho fondato tramite amici l’autoproduzione Resina grazie alla quale ho girato tutta Italia. Nel 2013 ho vinto il Primo premio assoluto Arturo Loria per la sezione Graphic Novel e poco dopo ho partecipato al Napoli Comicon per Futuro Anteriore come giovane fumettista promettente.
A cosa stai lavorando in questo momento?
Sono occupata con diversi laboratori di fumetto e un nuovo progetto di illustrazioni per un gioco da tavolo. A breve dovrei riuscire a pubblicare online il “Diario di Viaggio del Giappone” in collaborazione con Fuji Film Italia. Contemporaneamente lavoro ad un progetto personale a fumetti.

Disegno per il gioco Death Hour, scritto da Alberto Tronchi per Sir Chester Cobblepot.
In che modo è iniziata la collaborazione con Fuji Film?
Grazie a Pentel che ha passato il mio contatto, e poi al mio imminente viaggio in Giappone. FujiFilm mi ha dato l’occasione, con ben due macchine fotografiche (la FujiFilm Mini 8 e la Wide300) di provare ad immortalare e raccontare il mio viaggio attraverso le fotografie istantanee.
Hai organizzato anche diversi festival e workshop con i bambini, giusto?
Ho iniziato i primi laboratori sul fumetto e il disegno animato nel 2010, collaborando con Festival, come 16corto a Forlì e Associazioni, come Ass.Barbablù di Cesena.
I laboratori rappresentano un canale per avvicinare i bambini alla forma d’arte che prediligo. Dal 2011 faccio parte di Cesena Comics di cui curo le mostre e i laboratori in collaborazione con Pentel Italia.
Sappiamo che tu hai lavorato molto anche nell’animazione. Com’è stata questa esperienza e com’è il panorama lavorativo in questo campo?
Nonostante avessi studiato disegno animato alla Scuola Biennale del Libro di Urbino, il mio lavoro nel cinema di animazione è stato…un caso! La mail giusta al momento giusto e una bellissima collaborazione con l’animatore Simone Massi. Ho lavorato a ritmi incredibili e realizzato tantissimi disegni. Da tutto questo sono nati tre diversi progetti: “La strada dei Samouni” di produzione italo-francese di prossima uscita, “Love is a potatoes” di produzione olandese 2017 e “Resterà con te” corto animato per lo Zecchino d’Oro 2016.

Laura Fuzzi per Death Hour
Per fare questo lavoro italo francese sei andata proprio in Francia giusto?
Ho avuto l’occasione di avere una residenza d’artista per tre mesi ad Orleans. Lavoravo a stretto contatto con le mie colleghe, nella stessa casa dove abitavamo. Abbiamo lavorato davvero tanto. Orleans è una cittadina davvero molto carina e curata, abbiamo conosciuto tanti ragazzi italiani e francesi e con alcuni di loro ho mantenuto i contatti!
Tu collabori anche con Pentel, il noto brand che produce penne e matite. Ci racconti un po’ su che progetti avete lavorato?
Ho sempre utilizzato materiale Pentel per disegnare, perciò conoscevo già bene il loro brand. Realizzo laboratori per bambini/ragazzi/insegnanti o dimostrazioni dei loro prodotti.
Praticamente abbiamo unito quello che già facevo, con materiale che già utilizzavo!
Pensi che il fumetto e l’illustrazione possono aiutare la comunicazione di un brand? Se sì, come?
Credo che un’azienda che vende un prodotto specifico abbia necessità di associarlo a qualcuno che lo utilizza per lavoro. Ciò permette a quella azienda di spaziare e scoprire che anche se quel prodotto è nato per una determinata cosa, può essere utilizzata in tantissimi settori e modi. E’ un metodo per muoversi sul mercato e avere più coscienza di quello che si vende. Pentel Italia è un’azienda dalla mentalità molto aperta.
E’ un’azienda che accoglie con piacere proposte e idee. Non sempre tutto è fattibile o realizzabile, ma poter condividere le proprie esperienze aiuta a crescere e migliorarsi!

Ancora Laura per Death Hour
Qual è la parte più difficile del tuo lavoro?
A volte è difficile far capire che anche il mio è un lavoro, e a riuscire a gestire un orario “normale” di lavoro.
Quale invece quella che ti fa svegliare alla mattina con la voglia di metterti a lavorare?
Il mio problema è che amo talmente tanto disegnare che…quando non so cosa fare…disegno!
Come ti comporti quando per lavoro devi sacrificare la tua creatività in favore delle richieste del cliente?
Ho sempre svolto il mio lavoro con un certo tipo di ottimismo. Non credo di aver mai sacrificato la mia creatività. Quando affronto un progetto ci metto tutto di me!
Cosa consiglieresti a dei ragazzi che vogliono diventare dei bravi fumettisti?
Consiglierei di porsi un obiettivo e di capire come raggiungerlo…ma soprattutto di seguire i propri sogni. Una volta mi è stato chiesto dove mi sarei vista tra 5 anni e poi 10 anni. Io ho sempre puntato alto. Qualcosa sono riuscita a fare, qualcosa lo sto raggiungendo. Bisogna credere in se stessi e in quello che si vuole fare!

Death Hours, disegno di Laura Fuzzi
Chi volesse guardare in modo più approfondito i lavori di Laura può visitare il suo profilo Instagram!
Ps ma lo sapete che presto partirà il corso di fumetto MIND?
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