Un brand book è un toolkit che contiene le linee guida aziendali sul design e sulla comunicazione: dall’uso del logo ai colori primari e secondari del marchio. Con questo libro guida vi assicurate che l’identità del vostro brand venga sempre rispettata in ogni canale e materiale di comunicazione: blog, social media, email, newsletter, biglietti da visita, brochure.
In questa guida vi mostreremo:
- i vantaggi della creazione di un manuale di brand identity;
- a chi si rivolge il brand book;
- un brand manual template;
- alcuni esempi tratti dalle brand guidelines di grandi marchi come Skype e Nike.
Perché è importante creare un brand book
Creare un brand book è importante perché l’utilizzo ripetuto e coerente di logo, payoff, font e colori rende il vostro brand immediatamente riconoscibile.
Pensate alla M gialla di McDonald’s. O alla mela morsicata della Apple. Anche quando questi elementi sono isolati, riuscite a ricondurli subito al marchio. Questo perché a furia di vederli rappresentati ovunque, e sempre allo stesso modo, vi sono diventati familiari. Queste aziende hanno raggiunto la vetta della brand awareness, la riconoscibilità della marca.
I loghi di McDonald’s ed Apple
Brand book: una bussola per dipendenti e partner
Il brand book è un manuale di brand identity che si rivolge a tutti i dipendenti e partner della vostra azienda. Chiunque usi il vostro marchio o comunichi i vostri valori deve studiarlo attentamente. Questo per evitare che designer e marketer interpretino a modo loro l’identità del brand. Fatelo leggere ai nuovi arrivati per prevenire situazioni antipatiche. Eviterete che vengano ripresi perché hanno violato, senza saperlo, le regole aziendali sull’uso del logo.
Primi passi per creare un brand book
La creazione di un brand book è un lavoro di squadra: coinvolgete i manager, i grafici, i responsabili della comunicazione e del marketing. Siate sempre chiari e spiegate con numerosi esempi come rispettare gli standard aziendali. Per ogni aspetto elencate i Dos e i Don’ts.
La struttura e la lunghezza di un brand book dipendono dalle esigenze aziendali. Per un’impresa piccola e poco attiva online possono bastare le indicazioni essenziali: usi del logo, colori del marchio, email signature.
I brand book dei grandi marchi scendono invece nei dettagli, inserendo anche le linee guida sulla comunicazione online e le indicazioni per i retail designer, come ad esempio lo stile da adottare nei punti vendita.
Il brand manual template
Nel brand book includete:
- una sezione introduttiva di presentazione dell’azienda;
- le linee guida grafiche;
- le linee guida sulla comunicazione.
Nella sezione introduttiva presentate l’azienda, trattando brevemente i seguenti punti:
- storia;
- naming (specificate come e perché è stato scelto il nome del brand);
- mission;
- valori aziendali;
- target.
In questo lavoro coinvolgete il management e gli addetti al marketing.
Le linee guida sul design
Nelle visual guidelines inserite gli standard di:
- Logo: colori, varianti, size, proporzioni. Inserite tutte le versioni del logo (orizzontale, verticale, in bianco e nero, a colori). Aggiornate i file dopo un rebranding per evitare che i dipendenti usino ancora la versione precedente del logo. In questa sezione spiegate anche come usare il logo nelle partnership: ad esempio se volete che sia della stessa dimensione del logo del partner e che appaia a destra e mai sotto per non sminuire il brand.
Le versioni dei loghi di Nike Football e Nike Soccer.
Le linee guida della University of Adelaide sull’uso dei loghi.
Usi del logo consentiti e vietati
Usi del logo Skype su sfondi colorati e foto
- Font. Inserite i font di logo, titoli e corpo del testo. Specificate le dimensioni e gli usi dei caratteri sui diversi media. Ad esempio se per le grafiche di Facebook va usato un font particolare.
Negli 11 comandamenti per il design del suo brand book, Nike Football indica la preferenza per le scritte grandi e creative
- Payoff. Questa frase, breve e diretta, esprime la vocazione del brand. Indicate dove e come deve essere usata. Specificate se il payoff deve essere sempre scritto in corsivo, se può essere o meno separato dal logo.
Il payoff di Apple Think Different
- Colori. Mostrate i colori primari e secondari, dove usarli e come usarli. Inserite una palette. Specificate i colori Pantone, CMYK e RGB.
- Foto. Scegliete lo stile ufficiale delle fotografie. In bianco e nero o a colori? Con o senza cornice? Di che colore dovrà essere la cornice? Va usato un filtro particolare per Instagram? Si possono usare anche le illustrazioni? Siate il più possibile dettagliati!
Le linee guida sulla comunicazione
In questa sezione specificate:
- La lingua del brand. Stabilite in che lingua parlerà il marchio. Una o più di una?
- Gli utilizzi consentiti della parola marchio. Nelle sue brand guidelines Skype ad esempio vieta di usare Skype come radice verbale (Skype-piamo) o sostantivo (Mando uno Skype a un mio amico).
- Le regole della formattazione: l’uso di grassetti, corsivo, maiuscole, minuscole.
- Il tono di voce (serio/ironico, distante/amichevole).
- La struttura e la firma delle email.
- Le linee guida editoriali: la struttura e le regole di formattazione dei post.
- Le linee guida per i social media: tipi di post e obiettivi della comunicazione.
In cerca di ispirazione? Date un’occhiata ai brand book di questi grandi marchi:
