La CHD Animation ci parla di animazione professionale
Ciao ragazzi e grazie per essere qui a chiacchierare con noi.
Ci siamo conosciuti in sede MIND un po’ di tempo fa e siamo rimasti colpiti dalle animazioni di CHD Animation. Prima di iniziare a curiosare nel vostro lavoro, vi presentiamo citandovi:
CHD è la nostra passione sconfinata per i cartoni animati, la nostra golosità per le immagini, la nostra voglia di divertirci con colori e diversi materiali, di inventare storie e di dar vita a nuovi personaggi.
CHD racchiude le nostre idee,i nostri incontri e scontri, le nostre creazioni.
E a questo punto vi chiediamo:
Davvero dormite tutti molto poco? Le notti insonni le passate a disegnare? 🙂
Dormiamo poco, mangiamo male e parliamo peggio. Scherzi a parte, fosse per noi si lavorerebbe tutta la notte e non ci si sveglierebbe mai prima di mezzogiorno! Lavorare di notte è stimolante, risulta più facile concentrarsi e trovare l’ispirazione.
CHD esplora dimensioni diverse: l’animazione, il video, l’illustrazione e la grafica, raccogliendo proposte, richieste ed incarichi e trasformandoli in qualcosa di nuovo, originale, dirompente.
CHD è il nostro mondo e una porta aperta verso un’infinità di altri mondi.
Ci raccontate cosa fa CHD e cosa vi ha spinto a lavorare nel campo dell’animazione?
Dai, facciamo cartoni animati in plastilina!”
Con questo grido è nata quella strana cosa chiamata “CHD”. Ci siamo avvicinati a questo mondo perchè siamo sempre stati grandi appassionati di animazione. D’altra parte siamo cresciuti a pane e cartoni animati. La nostra avventura è iniziata con i cortometraggi d’animazione, ma da qualche anno ci dedichiamo anche al campo pubblicitario. La realizzazione di video rimane la nostra principale attività, ma contemporaneamente ci occupiamo di illustrazione e grafica. Ci siamo anche dedicati all’ideazione e alla realizzazione di scenografie per spettacoli teatrali.
Siete sempre stati un team?
La CHD nasce quasi 10 anni fa dalla collaborazione tra Daniel e Damiano, che uniscono le loro forze per realizzare un cortometraggio animato intitolato Bruno libero.
Con questo cortometraggio, nato inizialmente come progetto di tesi, abbiamo partecipato a vari festival internazionali ed esteri. I titoli di coda di questo primo cortometraggio in un certo senso coincidono con la fine della prima fase della CHD.
Al duo si unisce infatti Alberto con il quale cominciano discussioni infinite e “lotte all’ultima idea” per la stesura della sceneggiatura per un nuovo cortometraggio (che prima o poi realizzeremo).
Dopo questi incontri, spinti dalla voglia di passare alla parte pratica, si iniziano a realizzare i primi lavori, alcuni fatti per sperimentare, altri per dei concorsi con la speranza di racimolare qualche soldo. Ci siamo conosciuti tra i banchi di scuola, gli interessi comuni e il diverso modo di approcciarsi alle cose hanno fatto il resto.
Come si fa a far prendere vita ad un disegno? Quanto bisogna arrovellarsi per ottenere anche solo un minuto di video?
Diciamo che, facendo un discorso di carattere generale, far prendere vita alle IDEE è un “mestiere arduo”. Dopo la prima fase infatti, dove si dà libero sfogo alla fantasia, arriva la parte pratica in cui bisogna purtroppo fare i conti con la fattibilità dei sogni (frase un pochino pomposa ma veritiera).
Ci sono varie tecniche per dare vita alle proprie creazioni, dalle più tradizionali, che prevedono la realizzazione di molti disegni in cui viene scomposto il movimento di un personaggio (solitamente 25 per ottenere un secondo di filmato), alle più moderne e sofisticate, con l’utilizzo di computer e software dedicati che aiutano l’animatore a ‘far muovere’ un disegno statico.
Quel che è certo è che la parola ‘animazione’ va di pari passo con la parola ‘pazienza’: per ottenere un minuto di video servono anche settimane di lavoro.
Che materiali utilizzate e quanto c’è di manuale in quello che fate?
L’elenco dei materiali è vasto; stoffa, carta, cartone, gesso, plastilina, legno. Il cartone è sicuramente tra i nostri preferiti, infatti si ritrova spesso in quello che produciamo. Di manuale c’è molto, ci sentiamo un po’ come degli “artigiani videomaker”.
Qual è il momento più critico e delicato nella creazione e realizzazione di un’animazione?
Forse il momento più critico avviene quando c’è un imprevisto da risolvere, un intoppo che in fase di progettazione non avevi considerato, ma anche la fase iniziale è frustrante perchè devi scegliere che strada seguire tra tutte quelle che vengono in mente e, una volta individuata, cercare di realizzarla.
Cosa vi chiedono di più i clienti in genere? (spot, video per i social, contenuti per il sito…)
Solitamente le richieste più frequenti sono quelle di spot, quindi di video che pubblicizzano un prodotto o, più in generale, un’azienda. Ultimamente, però, abbiamo ricevuto richieste di sviluppo di intere campagne pubblicitarie, seguendo quindi la realizzazione di video, contenuti per social network, sito e carta stampata.
Quali sono, secondo voi, i settori in cui è più spendibile una professione come la vostra? Viene percepito l’alto valore di ciò che fate o le aziende devono ancora sviluppare una certa sensibilità al riguardo?
Questo è un Macro-Argomento. Ogni forma artistica purtroppo non viene ancora recepita come un vero e proprio lavoro, e quindi operare in ambiti artistici non è considerata una professione. La nostra tipologia di prodotto potrebbe sposarsi bene con il mondo dell’infanzia o con il mondo della pubblicità in generale. Le aziende purtroppo non comprendono bene quanto lavoro ci sia dietro alla realizzazione di un prodotto audiovisivo e quasi tutti sembrano avere le stesse esigenze nelle richieste , che riassunte sono: “SUBITO, ECONOMICO (meglio ancora se gratuito) FUNZIONALE”. Bisogna sottolineare, comunque, che c’è modo e modo di veicolare un messaggio pubblicitario tramite un video: si può sfruttare la propria creatività per realizzare contenuti che risultino artistici, nonostante il fine ultimo sia la vendita di un prodotto.
Cortometraggi – pubblicità – sketch: molto interessante! Ci spiegate un po’ le specificità di ciascuno di questi prodotti di comunicazione?
Tutti questi formati hanno diverse sfaccettature a seconda di dove e come si vogliono proporre, Per la produzione di questi formati bisogna capire quale sarà la tipologia di pubblico. Un contenuto virale per Il web deve essere sorprendente nel più breve tempo possibile. Le pubblicità hanno sempre più la connotazione di storia tralasciando quasi il messaggio che si deve veicolare. Gli sketch sono brevi e tante volte si usano per divertire e divertirsi, provando magari qualche tecnica nuova.
Toglieteci una curiosità: ogni tanto per “studiare” i progetti…vi fate delle mega sessioni di Cartoni Animati con patatine e pop corn?
Certo! Anche se, onestamente, non spendiamo molto tempo insieme fuori dal lavoro. Ognuno di noi si nutre costantemente di film e serie tv. Siamo degli onnivori visivi, ci nutriamo di tutto. D’altra parte siamo figli degli anni ‘80 e quindi siamo cresciuti, nel bene o nel male, con la tv commerciale. Adesso, tra internet e social, siamo quotidianamente bombardati da film, video e immagini.
Film che non smettereste mai di guardare?
Sicuramente “Will Hunting, genio ribelle”, “The Warriors”, “Il favoloso mondo di Amelie”, “Shrek 2”, tutti i cartoni animati della Disney, (specialmente i classici), “Midnight cowboy” “Into the Wild” “Le avventure acquatiche di steve Zissou.” e le perle dello studio Ghibli e del Maestro Miyazaki.
Cosa direste a dei ragazzi sognano di diventare professionisti nel campo dell’animazione?
Noi consigliamo di prepararsi perché la strada è lunga e molto ripida. Sicuramente studiare e applicarsi è doveroso perché solo con l’allenamento si raggiungono traguardi importanti e grandi soddisfazioni. Molto utile è chiedere consigli ai professionisti del settore.
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