Con un ritmo di crescita degli utenti pari al 400% nell’ultimo anno, TikTok è la piattaforma social più usata dai giovani italiani nella fascia d’età 18-24 anni. Secondo un’indagine di Comscore, la metà dei ragazzi la usa per una media di 24 minuti al giorno, facendola balzare al 4° posto nella classifica delle app più utilizzate in Italia.
Abbiamo chiesto a Mattia Malengo, studente del nostro corso di Social Media Marketing, di raccontarci la sua esperienza di TikToker. Mattia ha iniziato a postare video per divertimento, ma in poco più di un anno ha raggiunto più di 100.000 follower.
Mattia, ci racconti come è nata l’idea di pubblicare video su questa piattaforma?
Ero già iscritto a Musica.ly e creavo video musicali per divertimento. Quando, in seguito alla fusione con TikTok, l’app ha avuto un boom di download, ho iniziato a postare contenuti con maggiore frequenza, sfruttando la base di follower che mi ero creato sulla precedente piattaforma. Da lì, complice anche il lockdown, ho guadagnato visibilità rapidamente, passando da 5.000 a più di 100.000 follower in un anno!
Spesso condividi su Instagram alcuni dei video che crei su TikTok. Quali potenzialità offre Instagram rispetto al social cinese?
Grazie ai Reels di Instagram, riesco ad ampliare la visibilità dei miei video – in un caso, ho ottenuto ben 1 milione e 200mila visualizzazioni! Instagram serve anche a convincere i più scettici a iscriversi a TikTok: i Reels hanno in qualche modo sdoganato il formato di video proposto da questo social network, caratterizzato da video verticali e di breve durata.
Su TikTok, una volta scelta una linea editoriale e costruito un determinato “personaggio”, devi restargli fedele, per non disattendere le aspettative del pubblico. Adesso, ad esempio, sto creando dei video a tema Disney Channel che stanno ottenendo molti apprezzamenti da parte del pubblico… se improvvisamente cambiassi direzione, deluderei i miei follower. Su Instagram invece pubblico delle stories di carattere più autobiografico, in cui riesco a “uscire” da questo personaggio e a dare delle pillole sulla mia vita privata.

Ti autodefinisci Content Creator e Designer. Cosa sogni di fare da grande?
Attualmente la mia principale fonte di guadagno sono i contributi che ricevo da TikTok per i video che diventano virali. Ho iniziato anche a creare post sponsorizzati per alcuni brand, ma più di tutto mi piacerebbe diventare un influencer famoso in grado di veicolare contenuti informativi “seri”, utili alla collettività.
Quali consigli ti senti di dare agli studenti di Mind che vogliono iniziare a creare contenuti su TikTok?
Ho preparato una piccola sorpresa per loro: un breve video in qui spiego come funziona la piattaforma e do alcune “dritte” per diventare dei content creator.
Intrattenimento leggero e autoironico. Sono queste le chiavi per diventare virali sui social?
Credo che l’autoironia sia fondamentale per guadagnare popolarità, e sia anche il mezzo migliore per combattere gli haters che circolano sul Web. Personalmente ho avuto la fortuna di non “incontrarne” molti perché non scrivo opinioni personali su certi temi, però mi è capitato di ricevere delle critiche pesanti e poco piacevoli. Saper ironizzare su stessi è il modo più efficace per mettere a tacere odio e violenza verbale.
“Shut up, I’m manifesting” è tra i meme più condivisi del 2020: le ricerche dei termini #manifesting e #manifestation sono cresciute in modo esponenziale, ottenendo miliardi di visualizzazioni su TikTok. Perché, secondo te, i tuoi coetanei amano questa tipologia di video1?
Siamo nati in un periodo un po’ difficile, e ora si è aggiunta anche la pandemia. Abbiamo bisogno di leggerezza per combattere questo momento storico e difenderci dagli adulti che noi giovani chiamiamo “toxic”: chi fatica a vedere il futuro in noi e spegne le nostre speranze e desideri.
Quali sono, a tuo parere, i brand che si stanno muovendo meglio su TikTok?
Il marketing su TikTok sta evolvendo progressivamente, e nell’ultimo periodo ho notato un notevole incremento di contenuti sponsorizzati. Tra le campagne che mi hanno colpito di più, ricordo quella di Valentino, che ha invitato i TikToker italiani più influenti a indossare i suoi capi di abbigliamento nei video. Avevo la pagina “Per te” letteralmente invasa di abiti del brand!
Un’altra iniziativa che mi è piaciuta è quella di SEAT Italia: attraverso l’influencer Giulia Penna ha lanciato una #SEATChallenge chiedendo agli utenti di fare un video in cui eseguono una coreografia ideata dal marchio in occasione di una precedente campagna pubblicitaria, la “Flamingo Dance”. Un’idea molto originale e in linea con lo “spirito” di TikTok.

A dispetto della sua immagine frivola, TikTok a volte ospita anche contenuti impegnati: durante le ultime elezioni presidenziali, in USA c’è stato un incremento del 40% di meme politici. La scorsa estate ha fatto notizia il boicottaggio del comizio di Trump in Oklahoma da parte degli utenti della piattaforma. Secondo te quest’attenzione a temi politici e civili troverà spazio anche in Italia?
Credo che in America molti giovani incerti su chi votare abbiano usato i contenuti di TikTok per orientare le loro scelte politiche. Nel nostro Paese però la situazione è completamente diversa, e penso che questa piattaforma resterà lontana dal mondo della politica. Ciò non significa però che non ci sia spazio per video utili o educativi: i video #imparaconTikTok e #eduTikTok hanno avuto un boom in quest’ultimo periodo.
Molti istruttori di fitness, cuochi e professionisti di vario genere hanno pubblicato brevi tutorial per continuare a restare vicini alle persone anche durante il lockdown. Leggendo le ultime indiscrezioni, sembra che TikTok voglia assecondare questo trend, creando una nuova sezione “Impara con TikTok” dedicata ai contenuti educativi.
Grazie mille Mattia, e in bocca al lupo per la tua carriera di TikToker!
1. Il principio alla base del manifesting è che il pensiero è potente e può mettere in atto meccanismi altrettanto potenti. Nei video a tema manifesting si usano frasi che mettono l’accento sulla propria capacità di azione o immagini che prefigurano un determinato risultato.