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Personal branding per creativi: consigli e strumenti utili per promuoverti a livello professionale

Personal branding per creativi: consigli e strumenti utili per promuoverti a livello professionale

Se vuoi lavorare come designer, fotografo, videomaker, copywriter, illustratore o qualsiasi altra professione in cui la creatività gioca un ruolo essenziale, devi riuscire a trasformare il tuo profilo professionale in un vero e proprio brand.

Presentarti come una marca significa essenzialmente avere un’identità chiara e definita, facilmente percepibile dal pubblico: la brand identity include sia gli elementi visivi associabili a un marchio (colori, logo, ecc.) che la personalità e i valori attribuiti a quest’ultimo.

A tal scopo, come professionista devi stabilire prima di tutto il tuo posizionamento di marca (o brand positioning), cioè, secondo la definizione del suo stesso inventore Al Ries, “il modo in cui un prodotto/servizio trova collocazione nella mente del potenziale consumatore”. Tale posizionamento servirà a differenziarti dalla concorrenza andando a occupare un posto ben preciso nel “mercato dei freelance”.

Attraverso le strategie di marketing, la qualità e le caratteristiche dei tuoi servizi, la personalità e i valori che esprimi in ciò che fai e dici riuscirai così a costruire un’immagine del brand (brand image) solida e facilmente distinguibile. Il personal branding serve esattamente a questo: creare un’immagine professionale forte e coerente con la tua identità e le tue qualità personali. Vediamo da dove partire.

Personal branding per creativi

Il personal branding è essenziale per chi vuole lavorare come creativo freelance.

Definisci chi sei

Il primo passo per costruire una strategia di personal branding efficace è identificare i punti fondamentali che definiscono la tua personalità. Sul web puoi trovare molti spunti utili, dagli strumenti e i corsi basati sugli archetipi junghiani di Cerries Mooney all’utilissimo e-book “Tutto fa branding: Guida pratica al personal branding” di Gioia Gottini.

Dovrai arrivare ad avere una lista di aggettivi e di parole che definiscono chi sei, i valori in cui credi e che vuoi trasmettere al pubblico; inoltre dovranno spiegare come le tue qualità e inclinazioni trovano espressione nel tuo lavoro.

Trova il tuo cliente ideale

Il secondo step essenziale è capire a quale segmento di pubblico vuoi rivolgerti: grandi multinazionali, piccole aziende, altri professionisti, agenzie di comunicazione. Una volta definito le diverse tipologie di “cliente ideale”, inizia a scrivere un elenco di caratteristiche per ciascuno:

  • Esigenze professionali correlate a ciò che fai, problematiche quotidiane che puoi risolvere;
  • Gusti, abitudini e preferenze a livello di piattaforme online e social;
  • Tematiche che gli interessano di più.

Questa lista ti tornerà utile al momento della creazione del piano editoriale per il tuo blog e i canali social, perché ti permetterà di differenziare i contenuti in base ai diversi target individuati.

Promuoversi come creativi

Per la tua strategia di personal branding è importante identificare il tuo “cliente ideale”.

Prendi ispirazione dagli altri

Guarda i siti web e i canali social dei tuoi colleghi e concorrenti, per iniziare a capire gli elementi essenziali che devono definire la tua brand identity: colori, font, logo, tono di voce. Prendi spunto dalle idee migliori e dagli errori degli altri per cominciare a riflettere sul tipo di linguaggio (scritto e visivo) che vuoi usare sulle varie piattaforme di comunicazione.

Crea la tua identità visiva

Ci siamo, è arrivato il momento di costruire la tua identità visiva, quella in grado di renderti immediatamente riconoscibile online e offline. Ecco gli elementi fondamentali per creare un’immagine forte e distintiva:

  1. Logo e payoff;
  2. Palette di colori e font;
  3. Immagini per il sito e i social network;
  4. Layout del sito;
  5. Materiali cartacei: biglietti da visita, carta intestata, portfolio, ecc.

Questi strumenti andranno declinati a seconda del tipo di professione che vuoi intraprendere e del pubblico a cui ti rivolgi, senza dimenticare l’importanza dell’identità verbale e del tono di voce da usare quando scrivi. Il libro “Testi che parlano. Il tono di voce nei testi aziendali” di Valentina Falcinelli offre un utile approfondimento su questo tema. Pur essendo dedicato al mondo della comunicazione aziendale, può aiutarti a capire come l’uso di un determinato linguaggio, composto da vocaboli, sintassi e punteggiatura, serva a costruire un personal brand coerente con la tua identità.

Identità visiva

L’identità visiva deve riflettere i tratti essenziali del tuo modo di essere e di lavorare.

Costruisci la tua presenza online

Ora che hai definito gli elementi essenziali della tua identità, puoi passare all’azione!

Parti dalla creazione di un sito web completo di portfolio, decidi se vuoi avere un blog personale e poi scegli le piattaforme social su cui vuoi diffondere i contenuti che riguardano il tuo lavoro e promuoverti a livello professionale. Ti consigliamo di partire dai tre obiettivi principali che dovrebbero guidare la tua attività di personal branding:

  1. Allargare la rete di contatti e trovare nuovi clienti;
  2. Costruire la tua immagine professionale e dimostrare le tue competenze;
  3. Descriverti in modo più informale, parlando dei tuoi interessi e attività (lavorative e non) facendo così emergere la tua personalità.

Per quanto riguarda il primo obiettivo, è importante creare un profilo su LinkedIn, il canale B2B per eccellenza in cui puoi ampliare la rete dei tuoi contatti, trovare nuovi clienti e pubblicare contenuti business oriented. Anche Facebook e Instagram, le piattaforme social più usate in Italia dopo YouTube, offrono la possibilità di incrementare la visibilità attraverso degli annunci pubblicitari visibili solo al target di pubblico che ti interessa coinvolgere.

Facebook e Instagram sono utili anche al secondo obiettivo, perché offrono moltissimi mezzi espressivi a chi fa un lavoro creativo: video, stories e post in cui mostrare ciò che sai fare e i progetti più riusciti.  Se vuoi dare maggiore visibilità al tuo portfolio, puoi pubblicarlo sulla piattaforma Behance, il social network dedicato a fotografi, fumettisti, illustratori, web designer, grafici e creativi di tutto il mondo. Pinterest è un canale particolarmente interessante per chi lavora nel settore arredamento, arte, moda e fai da te, e ti permette di creare delle lavagne virtuali tematiche dedicate a uno specifico progetto o servizio, condivisibili anche sulle altre piattaforme social.

Infine, scegli uno o due canali in cui raccontarti in modo più autobiografico, facendo trasparire la tua personalità, i tuoi gusti, aspirazioni e inclinazioni. Facebook, YouTube e Instagram sono perfetti per raccontare chi sei, cosa ti piace fare (anche nel tempo libero) e come la pensi su determinati argomenti attraverso video, stories e altri contenuti digitali capaci di coinvolgere direttamente il pubblico.

Originalità significa creatività

I contenuti originali dimostrano il tuo livello di creatività differenziandoti dai concorrenti.

Crea un piano editoriale

Ora che hai deciso quali canali usare, è giunto il momento di pensare alla creazione di un piano editoriale con la lista degli argomenti e i contenuti da pubblicare ogni mese sui social network e sul tuo blog.

Tenendo a mente gli obiettivi di personal branding che abbiamo visto nel paragrafo precedente, scegli dei temi capaci di promuoverti a livello professionale e di raccontarti in modo efficace e originale. L’originalità è un aspetto essenziale per il successo del tuo piano editoriale, perché potrai mostrare la tua creatività e al tempo stesso differenziarti dalla miriade di concorrenti presenti online.

I nostri consigli per sfruttare al meglio il personal branding terminano qui, buon lavoro!

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