Non è passato molto tempo tra il primo incontro con MIND e la primissima lezione di Web Design, dalla quale sono uscita con ancora più entusiasmo di quando sono entrata in aula. E vi assicuro che non era poco. Potermi finalmente concentrare su una passione che senza una guida esperta avrebbe rischiato di rimanere tale, mi rendeva veramente felice. E “felice”, se ci pensate, non è una parola che si usa con facilità. Però può capitare di essere felici se ci si muove davvero verso gli obiettivi che si vogliono raggiungere. D’altronde, chi non vorrebbe fare della propria passione una professione?
Ora però voglio raccontarvi come stanno andando le prime lezioni.
Il giorno X: dalla teoria…
Alla prima lezione, subito dopo aver preso posto davanti ad un Mac, ho iniziato subito a studiare il resto della classe, quelli che sarebbero stati i miei compagni di percorso nel mondo del Web Design. La classe era molto varia, ma in comune avevamo la voglia di metter le mani sulla tastiera e iniziare a realizzare siti web.
Sin dal primo giorno di scuola abbiamo imparato una cosa: la teoria viene prima della pratica. Così è iniziato anche il corso di Web Design, partendo dalle basi. Ogni lezione inizia con l’abc del Web Design: una parentesi teorica che precede la pratica, incentrata sulle terminologie e sui concetti tecnici, fondamentali per rimpolpare il bagaglio di un Web Designer professionista.
Partendo dalla differenza tra un linguaggio di markup (o di formattazione, come l’HTML) e un linguaggio di programmazione (come Javascript), fino a definire cos’è un FTP client e come si imposta la trattativa con un cliente per la vendita di un sito web, ogni lezione getta solide basi per una formazione completa.
…alla pratica
I concetti legati alle competenze teoriche si stanno facendo via via sempre più specifici, fino al momento che tutti aspettavamo, quello in cui Devis, il nostro insegnante, esordisce con: “Bene ragazzi, ora create la cartella per il vostro primo sito!”.
Fantastico, si parte! Dopo le prime domande su come si fanno le parentesi graffe con la tastiera del Mac, eccoci intenti a scrivere codice tra il foglio di stile e la prima pagina per eccellenza, l’immancabile pagina index. E poi…la prima bozza grafica!
Scriviamo righe di codice, usiamo punti, cancelletti, virgole, punti e virgole e simboli con crescente consapevolezza. Ogni tanto ancora adesso ci prendiamo in giro, ridendo su quanto ci sentissimo disorientati la prima volta che abbiamo dovuto fare queste cavolo di parentesi graffe. Gli inizi sono imbarazzanti per tutti, e per fortuna Devis è sempre disponibile a scherzare con noi rendendo leggeri anche i concetti più complicati.
In aula non esistono domande banali o stupide, esistono dubbi da chiarire e concetti da approfondire. Grazie a questa atmosfera il clima è perfetto per apprendere le basi e le tecniche avanzate per la creazione di siti web. La timidezza nell’esporre le proprie incertezze non trova spazio, perché la curiosità e la determinazione nel far funzionare il codice è più forte.
Fin qui sembra tutto così bello, così smart, così nerd. In aula mi sento quasi una hacker mentre vedo il mio primo sito web prendere forma davanti ai miei occhi. Come me la caverò da sola con gli esercizi per casa?