“Le parole sono importanti” dice Nanni Moretti, e noi gli diamo ragione. Ma anche come si comunicano è importante! L’accessibilità non equivale alla User Experience. Certo, le due cose possono coincidere, ma non sono sinonimi in quanto la presenza dell’una non implica anche quella dell’altra. L’ideale sarebbe avere entrambe in un sito web. Vediamo cosa approfondiremo in questo articolo:
- Cos’è la UX (usabilità)
- Cosa si intende con sito accessibile
Elementi per rendere accessibile un sito web
Tutti parlano di User Experience ma pochi la fanno
Un’immagine molto diffusa online esprime egregiamente cosa si intende per User Experience:

User Experience vs Design
L’uomo passa per il prato evitando il nuovissimo marciapiede, soltanto per risparmiare pochi metri di passeggiata: la rappresentazione perfetta di come la massima efficacia dell’esperienza utente se ne infischi senza troppi complimenti del design se questo non è funzionale, ma solo “bello” da vedere.
La User Experience mette al primo posto l’utente, facendogli fare il minimo sforzo per raggiungere l’obiettivo con il minor numero possibile di passi (clic).
Prendiamo in prestito il principio dell’economia: la User Experience altro non è che l’ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Dove per risultato intendiamo arrivare dritti alla risposta che l’utente cerca in un determinato sito web.
Quando si dà priorità alla semplicità di utilizzo di un sito web si parla di usabilità: può anche avere tanti fronzoli o essere il più elementare possibile, quel che conta è che sia intuitivo e immediato.
L’home page di Google è un esempio perfetto di User Experience ai massimi livelli.
Siti web accessibili
Il sito è accessibile? Se lo è, siamo pronti a scommettere che viene visitato da molti più utenti rispetto ad un sito con effetto WOW, ma non accessibile.
Quando si parla di accessibilità di un sito web si fa implicitamente riferimento alla possibilità di aprire la navigazione a chi ha disabilità sensoriali, cecità o gravi disturbi della vista. L’alt tag da inserire nelle immagini è fondamentale per fornire una descrizione della stessa, che viene letta dallo screen reader. Quest’ultimo è un programma che offre un riscontro vocale leggendo i testi presenti in un sito web e descrive le immagini proprio grazie agli alt tag (alternate text, non a caso “testo alternativo”).
Ovviamente gli alt tag vanno inseriti anche nelle icone.
Tra gli screen reader più diffusi ci sono Jaws – software che richiede la chiave di licenza rilasciato da Freedom Scientific – e NVDA – uno screen reader gratuito e open source.
Cosa rende un sito accessibile
Sono diversi gli elementi che rendono un sito accessibile, e quindi navigabile anche da chi è gravemente ipovedente.
L’accessibilità è un requisito che ogni sito web dovrebbe avere – ribadiamo: ogni sito web. Spesso, purtroppo, l’accessibilità viene sacrificata in favore del design.
Software come gli screen reader rendono al massimo proprio nei siti in cui vengono rispettati tutti gli accorgimenti dell’accessibilità:
- Alt tag descrittivi per immagini e animazioni. Ad esempio, un alternate text adatto alla seguente immagine è: “pizza con salamino e verdure con pomodori e funghi sullo sfondo”
Un esempio per le immagini astratte: “immagine puramente decorativa” - Le animazioni, come i caroselli, devono avere una durata tale da essere comprese
- Evitare le animazioni lampeggianti, come quelle dei banner pubblicitari.
- I link devono avere senso: al bando i codici alfa numerici, benvenute le descrizioni
- Il testo si deve poter ingrandire fino al 200%
- Struttura: titoli, liste e testi esaustivi sono la spina dorsale di un sito web comprensibile attraverso lo screen reader
- Le tabelle vanno costruite in HTML e non inserite come immagini (istruzioni dettagliate per tabelle accessibili)
- Validare il risultato finale attraverso il W3C
Se pensate che un non vedente che naviga online nel 2018 sia una rivelazione, sappiate che esistono anche programmatori non vedenti come Cristian Bernareggi.
La cosa più odiata dai non vedenti che navigano su internet? I captcha! Qualcuno ha pensato anche a creare i captcha sonori, peccato che il più delle volte siano… incomprensibili. Qualcun altro però ha finalmente trovato una soluzione accessibile assegnando ai captcha delle semplici domande aritmetiche di tipo elementare, come piccole addizioni.
Ora sì che i siti web possono essere accessibili al 100%!
Riassumendo…
Un sito web, per essere accessibile, deve necessariamente rispettare le regole elencate nel paragrafo precedente. Ricordate di inserire sempre gli alt tag su tutto ciò che non è testuale (immagini, video, icone). Validate sempre il sito con il W3C! Non dovrete per forza procurarvi uno screen reader, vi basterà seguire gli accorgimenti di cui abbiamo parlato!
Per approfondire:
Cosa prevede la Legge Stanca in materia di accessibilità informatica